Io, me e Chakra Linux

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Dopo più di tre mesi di indecisioni e test, ho completato la migrazione da Ubuntu 11.10 a Chakra Linux sul mio pc fisso. Vi riporto la mia esperienza diretta, nel caso possa interessare ai curiosi che vogliono avvicinarsi a questa giovane e promettente distro.

Piccola premessa. Dall’anno scorso, poco dopo l’annuncio che Ubuntu avrebbe seguito la strada di Unity, mi sono messo a virtualizzare tutto ciò che mi capitava alla ricerca della distro e del desktop environment più adatti a me. Ho seguito questo ragionamento: Unity neanche lo considero, gnome shell è migliore ma non mi ci trovo bene quanto vorrei, i de minimali direi di no… resta kde. Kde mi ha sempre attratto in qualche modo ma non l’ho mai accettato fino in fondo, fino allo scorso autunno quando ho preso tutte le maggiori distro kde e gli ho fatto fare un giro in giostra sul virtuale. Tra tutte le mie prove Kubuntu restava comunque la più usabile e la meno complessa, poi per caso in un forum trovai una discussione riguardo una distro chiamata Chakra, mai sentita prima! Cercai con google, con wikipedia e nei blog che ne parlano e mi si aprì un nuovo mondo: una distro derivata da Arch, resa facile ed usabile per tutti, con un ciclo di rilascio semi-rolling (quindi una rolling stabile diciamo), e il completo focus su kde quasi da essere estremisti.
Decido di provarla con la versione del momento: la 2011.11 Edn. Le prime cose che notai al boot della live furono: wow, reattiva! Oh anche molto bella da vedere! In effetti la discendenza dalla scattante Arch e la completa attenzione su Kde si notano subito: al di la dei vari gusti estetici personali, bisogna riconoscere che Chakra offre esteticamente la miglior esperienza kde.

Dopo qualche mese di prove e smanettamenti vari siamo arrivati alla versione 2012.02 Archimedes, in soli tre mesi è migliorata enormemente in moltissimi aspetti.
Devo però ammettere che durante i miei test ho cozzato la testa contro varie problematiche, che possono dare qualche difficoltà a un utente che, come me, di linux conosceva solo la famiglia Ubuntu. Alcune cose non sono così automatizzate come in casa Canonical, per esempio installare driver video o virtualbox. Ad essere sinceri ritengo che Ubuntu sia adatta anche ad utenti appena usciti dall’uovo, mentre Chakra richiede un minimo di consapevolezza in più della struttura GNU/Linux (anche per via degli importanti aggiornamenti a livello core) e familiarità con il terminale. Col senno di poi tutte le difficoltà che ho avuto sono davvero delle stupidate ma alla prima esperienza richiedono un aiutino, credo infatti che farò una serie di piccole guide su come risolvere gli eventuali intoppi di Chakra.

Ho finito di riorganizzare il mio pc con il sistema illustrato da Sanzo, avendo Mint con cinnamon come so d’emergenza. Chakra è pur sempre una rolling, anche se molto più stabile di tante altre a rilascio normale, ed avere una ruota di scorta non è affatto male, senza contare che al momento cinnamon è il mio secondo de preferito per coerenza, usabilità e semplicità.

Oggi mi concedo molta soggettività in questo articolo, che di solito evito, ma un cambio di sistema operativo del genere non si fa tutti i giorni e volevo condividere con voi questa esperienza. Il primo aprile 2009 snobbai Windows in favore di Ubuntu che ho usato con estrema felicità fermandomi alla versione 10.10 (l’ultima davvero valida secondo me), oggi dopo tre anni abbandono la barca che sta affondando Canonical e passo a Chakra, una distro stabile, bella, completa, veloce e con una comunità cordiale ed efficientissima nella quale entro felicemente a far parte.
Un consiglio a tutti: se non siete alle prime armi e kde fa sentire il suo richiamo, date una possibilità a Chakra e potreste trovare la felicità. 🙂

“Maschilista io? Io le amo le donne! L’unica cosa che mi sorprende è che non fanno le uova…”

9 Risposte to “Io, me e Chakra Linux”

  1. nakki Says:

    Ah mi sono appena ricordato che a tenerlo più caldo era sicuramente, anche, il maggiore utilizzo di cpu, in particolare, se ben ricordo da parte di kwin, cosa che in kubuntu non riscontro (sarà anche per la differente versione di kde).

    • MasterPJ Says:

      Questo non credo perché Chakra è più aggiornato di Kubuntu. Penso che possa essere dovuto al kernel, che nelle recenti versioni consuma troppo su cpu intel, oppure ai driver che non attivano correttamente il risparmio energetico. Nel caso fossero i driver penso che sul forum internazionale di Chakra ti saprebbero aiutare, per il kernel basta aspettare il 3.3 su chakra o il 3.2 patchato di kubuntu lts.

  2. nakki Says:

    Ho un HP DV5-1199el con processore intel core duo t9400, scheda video nVidia GeForce 9600M GT e driver video proprietari. Penso che problemi di calore fossero proprio della scheda video ma non ne sono certo…i driver proprietari li uso in ogni distro perché purtroppo la controparte open (i nouveau) non vanno benissimo e scaldano mooolto di più!

  3. nakki Says:

    Io l’ho provata più volte e l’ho sempre trovata veramente un’ottima distro kde, probabilmente la migliore. Ero passato anch’io da Ubuntu (anzi da da debian squeeze, credo…) a chakra per volotà di cambiamento e per cercare di respirare aria nuova e pulita. Archimedes l’ho usata per un po’ di tempo appena uscita ma non mi convinceva…il portatile che uso scaldava troppo in confronto alle *buntu e non sapevo dove mettere le mani. Sono forse stato poco caparbio avendo provato poco a risolvere il problema.
    Poi non volendo smanettare troppo ho voluto provare ad installare Kubuntu 11.10: una meraviglia! Era da qualche anno che non provavo kubuntu e me la ricordavo molto più instabile e lenta; ora è diventata una signora: stabile e veramente molto reattiva, certo non come chakra ma quasi.
    Se siete troppo affezionati/abituati alle distro apt centriche e volete passare a o provare kde date una possibilità anche a kubuntu…
    Io attendo con ansia la prossima LTS

    • MasterPJ Says:

      Sono d’accordo, Kubuntu orami è più che matura ed è più accessibile di Chakra per molti aspetti. La lts sarà senz’altro un punto di riferimento per gli amanti di kde, ma Chakra raggiunge vette più alte di qualità anche se necessita qualche conoscienza in più.
      Per il problema della temperatura ci possono essere più fattori, che modello di portatile? Quale processore, quale scheda video e quali driver?

  4. Giorgio Franchino (@GeoGiorgio) Says:

    Anch’io ho fatto lo stesso percorso, sto completando in questi giorni la migrazione da Ubuntu 11.04 con Gnome Classic 2.32.1 a Chakra. Ancora non sono a mio agio al 100%, ma devo ammettere che è davvero un’ottima distro. Il cambio non è poi così drastico come si potrebbe pensare, basta solo un po’ di buona volontà.

    • MasterPJ Says:

      Si cambia un po’ la logica della gestione del software rispetto alla famiglia Ubuntu, ma non è niente di sconvolgente. Pacman è ottimo e presto Apper farà il suo felice arrivo sostituendo Appset. L’unico trauma è passare da gnome a kde, ma quello vale per ogni distro, non per Chakra in particolare.

  5. paolo Says:

    Beh, ora che sei passato a chakra, mi aspetto che tu faccia una miniguida su come far funzionare la CRS su chakra 😉

    • MasterPJ Says:

      eheheh beh ci avevo provato una volta con sanzo a casa mia, ma io non ho il lettore della scheda quindi non posso fare granché di test. A quel che ho visto i pacchetti e la procedura è ben diversa che su Ubuntu, quindi per ora sono in altissimo mare… Se dovessi fare progressi puoi star sicuro che la guida arriva.


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